mercoledì 9 novembre 2016

Suits - Aaron Korsch - ☕☕☕☕☕

Ciao a tutti!

La recensione di oggi è una recensione che ho procrastinato per quasi un anno. Perché? Perché oggi recensirò una delle mie serie TV preferite in assoluto: Suits.
Inizialmente la serie non mi ispirava molto... Insomma con una simile locandina 



e una trama all'apparenza un po' banale, non viene esattamente voglia di vederla, no?

Come mi sbagliavo!
Ma bando alle ciance!

Qual è questa trama?
Harvey Specter (Gabriel Macht), cinico e spietato, è un avvocato di successo della Pearson Hardman.
È finalmente diventato un socio del suo studio ma ciò implica un terribile onere per l'amante del lavoro solitario: deve assumere un associato. Si reca quindi con la sua segretaria, Donna Paulsen (Sarah Rafferty), ad un hotel dove gli tocca intervistare vari candidati per trovare "il solito coglione tirocinante da Harvard", dato che il suo studio assume SOLO da Harvard. Ciò che Harvey cerca però è un altro se stesso, cosa più che ardua.
Mike Ross (Patrick J. Adams) è un ragazzo che vive un po' alla giornata. Dotato di un'invidiabile memoria eidetica, la usa per fare test ed esami al posto del cliente del momento. Il suo miglior amico, Trevor (Tom Lipinski), però, l'ha finalmente convinto a fare un lavoretto per lui: fargli da corriere consegnando una valigetta di droga in un hotel. Arrivato qui, però, si rende conto subito - per fortuna è sveglio il ragazzo - che è una trappola: ad aspettarlo ci sono due poliziotti. Riesce a sfuggire loro, ma, nella foga della fuga, si ritrova a fare il colloquio per Harvey.
Che dire? Tra Mike che racconta la sua "avventura", Harvey che lo sfida a colpi di intelligenza, i due si piacciono. Harvey ha finalmente trovato ciò che cercava!
C'è, però, un "piccolo" problema: Mike non è laureato né laureando e neppure studente - figuriamoci poi se ha mai frequentato Harvard. Ma per Harvey questo più che un problema è un incentivo: decide semplicemente di fregarsene, di assumerlo comunque e di tenere Jessica Pearson (Gina Torres), il suo capo, all'oscuro di tutto.
Per quanto riusciranno a tenere in piedi il teatrino?
Per quanto Mike se la sentirà di rischiare la prigione solo per un lavoro?
E così tra un caso e l'altro, il timore che qualcuno scopra Mike e tanto altro ancora, verrete pian piano trascinati nel mondo di Suits!

Ma PERCHÉ vedere questa serie e non un altro legal drama?



 1. Ho apprezzato tantissimo il fatto che i casi vengano seguiti veramente. Tu non vedi la vita di Harvey e Mike e qualche pezzetto del caso: la loro vita è vincolata al caso del momento. Segui la scoperta delle prove, le loro strategie per abbattere i capi d'accusa - o di difesa, a seconda della situazione -, il modo in cui gestiscono il rapporto col cliente e tanto altro ancora. È una cosa che purtroppo spesso passa in secondo piano rispetto alle vite private dei protagonisti, ma qui no.

2. I personaggi. Ve ne innamorerete. Non potrete evitarlo. Sono talmente ben caratterizzati, credibili, affascinanti, umani che non riuscirete ad odiare nessuno dall'inizio alla fine. Hanno TUTTI una storia dietro, hanno TUTTI un'evoluzione meravigliosa, hanno TUTTI mille sfaccettature che solo col tempo imparerete a conoscere e ad amare. Vorrei entrare più nel dettaglio, parlare di quanto Harvey sia uno dei personaggi migliori in cui sia mai incappato,  di quanto Donna sia meravigliosa, di Mike, di Rachel, di Louis, di Jessica e di tutti gli altri, ma non posso. Vi toglierei il gusto di apprezzarli lentamente.

3. La sigla. Ragazzi, lo so, sembra stupido e non so neanche perché, ma la sigla di questa serie mi piace un botto! Insieme a quella di GOT, dei Medici e di Westworld, è l'unica che non salto quando devo vedere un episodio.
https://www.youtube.com/watch?v=WRtDFiTNLaY

4. Harvey. Specter.
C'è Harvey Reginald Specter.
Harvey, capite?

Comunque, momenti fangirl a parte, è una serie meravigliosa e vi chiedo di vedere il primo episodio.
Se non vi prenderà da quello, probabilmente non è la serie per voi.
Ma finora non ho conosciuto nessuno che vedendo il primo episodio non gli sia venuta la voglia di vederne qualche altro.
Spero di avervi convinto a dare una chance a questa serie e vi ringrazio di aver letto il mio piccolo sproloquio.



Pirandello

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