Buon pomeriggio!
Oggi sono qui per proporvi la visione di uno splendido film:
Gravity.
E' impossibile non annoverarlo tra la top ten dei film più "acchiappanti", passatemi il termine, e allo stesso tempo ansiogeni che ci siano mai stati.
Chi l'ha visto di certo concorderà con me; per coloro che invece non hanno ancora avuto la possibilità di vederlo sappiano che, una volta iniziato, difficilmente si potrà tornare indietro, tanto i vostri occhi saranno incollati al televisore.
Ma veniamo alla storia:
Una pioggia di detriti distrugge lo shuttle e catapulta la scienziata Rayan Stone (Sandra Bullock) e l'astronauta veterano Matt Kowalski (Georges Clooney) nello spazio senza alcun contatto con la terra.
La trama si svolge principalmente sulla tragedia che entrambi i protagonisti sono costretti a vivere, un vero e proprio incubo dal quale scarse se non assenti sono le vie d'uscita.
Nonostante le opinioni contrastanti, tra le quali l'intervento dell'astronauta Samanta Cristoforetti, abbiano smentito alcune dinamiche ed aspetti della vita in orbita classificandolo come un film di fantascienza; è la stessa astronauta a confermarne però la veridicità e la ricostruzione dettagliata che rendono la situazione molto verosimile.
Ed è proprio il fatto che la situazione sia possibile che rende questo film "acchiappante", drammatico. Si è proiettati talmente tanto dentro la vicenda che sembra di viverla in prima persona.
Si è pervasi per tutta la durata del film dall'angoscia di dover fare qualcosa e dallo sconforto di non poter far nulla tanto si è inermi e piccoli di fronte alla vastità dello spazio che, indifferente, è sordo e cieco alle necessità dell'uomo.
Lo spazio ha ben altre leggi, ben altre priorità che pensare agli uomini ed i due astronauti non hanno nessuno che li aiuti se non loro stessi.
Ma veniamo ai protagonisti la cui bravura risiede proprio in questo contrasto di emozioni che vivono e fanno vivere a chi li guarda.
Ci troviamo di fronte a due volti noti del cinema:
La meravigliosa Sandra Bullock che non smette mai di impressionarmi per la sua bravura e l'eterno Georges Clooney.
Scommetto che siete già corsi ai ripari e avete rinunciato a vedere il film!
il che sarebbe un peccato perchè George Clooney, grazie al cielo, compare poco, e quando lo fa riesce a dare quel tocco in più alla pellicola. Per me primo ed ultimo caso.
Quel che più mi è piaciuto in questo film è la determinazione della scienziata Rayan Stone nella lotta per la sopravvivenza, la caparbietà di voler salvare tutti, la prontezza nell'anteporre la vita degli altri di fronte alla propria, la capacità di mantenere la calma in situazioni drammatiche e, ultimo ma non per importanza, la solidarietà di due persone in difficoltà; cose che avrei fatto io se fossi stata in una simile situazione.
Consiglio vivamente questo film adatto ad un pubblico giovane, ma non troppo, e adulto. Correte subito a vederlo!
Verne
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