Buondì!
Come va la vita?
Dunque, la recensione di oggi riguarderà una serie rilasciata da Netflix lo scorso 5 ottobre: Élite (ÉLIT∃).
Ho visto questa serie non tanto perché mi incuriosisse quanto per prendermi una pausa da un'altra che mi sta assorbendo un po' troppo (spero presto di parlarvene). Dato che Netflix me la consigliava costantemente e che tra gli attori figurava Jaime Lorente (Denver in La casa di carta), ho deciso di iniziarla.
Dopo aver visto il pilot, a dir poco non convincente, ho deciso di finirla solo per due motivi: vedere se sarebbe effettivamente andata a parare da qualche parte e potervene parlare in modo esaustivo per convincervi a non vederla.
Dopo aver visto il pilot, a dir poco non convincente, ho deciso di finirla solo per due motivi: vedere se sarebbe effettivamente andata a parare da qualche parte e potervene parlare in modo esaustivo per convincervi a non vederla.
Permetto che, se questa serie non avesse toccato temi particolari come femminismo, religione e AIDS parlandone superficialmente, avrei dato ad Élite anche tre tazzine, sarebbe stata un semplice teen-drama (o teen-telenovela se esiste questo termine) come tanti altri.
Ma bando alle ciance e partiamo dall'inesistente trama!
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