Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova recensione!! Oggi
parliamo del film “Into the Woods”
Brillantemente condotto da Rob Marshall, segue molto
fedelmente – ma non completamente- l’omonimo musical di Stephen Sondheim su cui
si basa. Inutile dire che l’ho follemente amato e a mesi di distanza ancora
canticchio le canzoni sotto la doccia. Non solo è stupenda la colonna sonora –
che non a caso ha vinto a suo tempo i Tony Awards – ma la trama è un tripudio
di intrecci, emozioni e riflessioni che ancora mi assalgono.
Le quattro storie originali di “Cappuccetto Rosso” ,“Raperonzolo”,
”Cenerentola” e “Jack e la pianta di fagioli” si intrecciano in una sola, della
quale i protagonisti sono una coppia di fornai che non riesce ad avere un
figlio; nel prologo un narratore esterno introduce tutti i personaggi
principali con i loro desideri: Cenerentola (Anna Kendrick ) che vuole andare
al ballo, Jack (Daniel Huttlestone) che vorrebbe che la sua mucca desse latte,
Cappuccetto Rosso (Lilla Crawford) che vorrebbe del pane per la nonna nel bosco
e la coppia di fornai (James Corden e Emily Blunt) che desidera un figlio. La
strega (Meryil Streep) interviene nella scena e rivela il motivo dell’infertilità
della coppia, infatti questa aveva lanciato una maledizione sulla famiglia dopo
che il padre del fornaio le rubò delle verdure dal giardino, per le quali lo
punì togliendogli il suo primogenito – Raperonzolo - ma soprattutto le rubò dei fagioli per i quali
fu colpita dalla maledizione della bruttezza. Per spezzare la maledizione la
coppia dovrà recarsi nel bosco e recuperare quattro ingredienti: la mucca
bianca come il latte, il mantello rosso come il sangue, i capelli biondi come
il grano e la scarpetta pura come l’oro.
Così nel tentativo di recuperare tutti gli ingredienti la storia dei fornai incontra tutte le altre che seguono il loro classico svolgimento fino al lieto fine.
Così nel tentativo di recuperare tutti gli ingredienti la storia dei fornai incontra tutte le altre che seguono il loro classico svolgimento fino al lieto fine.
È la seconda parte del film quella più rivelatrice, nella
quale i personaggi affrontano le conseguenze dei loro desideri con degli
sconvolgimenti incredibili e un profondo mutamento della trama. Ciò che mi ha
colpito di più del musical è l’analisi psicologica dei personaggi, ne è un
esempio lampante la figura di Cenerentola della quale non solo – per la mia
grandissima felicità - è stata
rappresentata la favola originale dei fratelli Grimm, secondo la quale il ballo
regale dura tre notti e Cenerentola scappa in tutte e tre ma alla terza perde
la scarpetta, ma sono stati spiegati i motivi delle fughe e della “perdita”
della scarpetta, che scoprirete guardando il film. ;)
E poi… tante risate, la maggior parte provocate dalla fantastica interpretazione di Chris Pine (
il nostro amato Capitano Kirk) nel ruolo dell’ampolloso principe azzurro di Cenerentola,
analizzato e “smascherato” allo stesso modo degli altri personaggi. Un punto in
più del film è dato dal MERAVIGLIOSO cast, non c’è stato un personaggio che mi abbia deluso – e spesso ce ne sono – mettendo
da parte il mio incondizionato amore per Johnny Depp nel ruolo del lupo, Meryl Streep è - passatemi il termine - una strafiga anche conciata da strega, Anna Kendrick è un
piccolo amore che nasce, di Daniel Huttlestone mi sono innamorata dopo “Les
Miserables” , Lilla Crawford è semplicemente fantastica, James Corden mi fa
morire e Emily Blunt ho cominciato ad adorarla.
Ammetto di essere stata abbastanza soggettiva in questa
recensione, ma sono contenta di spingervi a vedere questo bellissimo film e di
condividere le mie opinioni con voi e se vi va potete condividere anche le
vostre con noi commentando qua sotto.
Grazie e alla prossima!
Allen
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