lunedì 2 gennaio 2017

Imperium - Daniel Ragussis (2016) ~ ☕☕☕☕

Buongiorno!!
Buon anno a tutti!!!
La recensione di oggi riguarda un film non molto "del mio genere" e questo è l'unico motivo per cui non do cinque tazzine al film.
La parola migliore per descrivere Imperium è intenso.
È un film dal forte messaggio e che punta a presentare una realtà importante che spesso ignoriamo.
Ma andiamo con ordine.

Imperium narra la storia di Nate Foster (Daniel Radcliffe), agente dell'FBI che accetta un incarico sotto copertura in un gruppo di neonazisti.
Ma perché un giovane così goffo, un piccolo genio che a malapena ha superato il test fisico dell'FBI, un uomo che è l'opposto del classico agente FBI accetta un incarico simile? Per non far soffrire nessuno come ha sofferto lui.
Per fare la differenza.
Entrando nel movimento, Nate conosce le sue varie suddivisioni e scopre che quasi sempre quello che ha davanti sono vuote chiacchiere. È facile gridare alla supremazia bianca e poi non fare assolutamente niente. Come si suol dire, "Can che abbaia non morde".
Ma Nate realizza che ci sono anche i fanatici, gli idealisti e loro sono pronti ad agire.
Cosa farà?
La storia che ci viene presentata è la vera esperienza di Michael German e questa è una cosa che colpisce. Tutto ciò che vedi sullo schermo è successo veramente, quelle cellule neonaziste che vanno in giro a fare cortei inneggiando alla guerra razziale sono reali.  E noi fingiamo troppo spesso di non esserne consapevoli.
Tra l'altro, il film è davvero reale, credibile. La sceneggiatura, con il contributo di German stesso, è brillante, curata in ogni singolo dettaglio, senza strafare. La regia e la bravura degli attori, poi, sono un valore aggiunto che arricchisce la pellicola in ogni istante. In particolare, Daniel Radcliffe si è superato, a parer mio, dimostrando anche ai più scettici che lui può interpretare di tutto e passare da un Harry Potter a un Allen Ginsberg a un Nate Foster.
Inoltre, ho trovato innovativo il fatto che non hanno voluto portare sullo schermo la solita critica ai nazisti, che hanno trattato dei temi molto importanti quali il terrorismo in modo "delicato".
In fondo, quello che il film si propone di fare è mostrare questa realtà in ogni suo aspetto, non di giudicarla.
Come dice uno dei personaggi a Nate nel film, queste persone vengono mostrate come "esseri umani" perché, nonostante le loro idee, è proprio questo che sono. 
Ed è così che vengono mostrate delle persone perfettamente "normali", delle persone con cui il nostro protagonista ha un sacco in comune.
Non è proprio questa la potenza di un'idea?
Rendere due uomini così simili così diversi? Così lontani?
Per concludere, mi ha colpito una dichiarazione di Angela Zamparo (Toni Collette), l'agente che spinge Nate a iniziare questa missione.
 "Perché pensi abbia scelto te?" dice "Sapevo che tu li avresti capiti e che loro avrebbero capito te.
Alla fine è tutto qua il punto: quello che il film fa è cercare di farti capire.
Non significa abbracciare l'ideologia neonazista o qualcosa del genere, ma solo capire.
Perché nel momento in cui, senza pregiudizi, si guarda una pellicola del genere, ci si apre un mondo, magari uno che non volevamo vedere, ma che c'è e che da ora non potremo più ignorare.

Pirandello

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