Buoooooongiorno!
Finalmente oggi eccovi la recensione da lungo tempo promessa
sulla seconda stagione di Reign. Con
l’approssimarsi della quarta stagione mi sono finalmente decisa a scrivere
questa recensione da lungo tempo rimandata per tutta una serie di motivi.
Allora… dove eravamo rimasti?
Senza entrare troppo nei dettagli – rischieremmo di non uscirne più – in questa
stagione l’attenzione si allarga al di fuori delle dinamiche interne alla corte
di Francia, collegandole con altre, esterne, creando un prezioso arazzo di
molti fili intrecciati.
Sarò breve, perché riassumere tutto ciò che succede è praticamente impossibile:
l’unica cosa che posso dire, senza rischiare di rimanere invischiata in un
discorso che probabilmente non avrebbe né capo né coda, è che ci si avvicina di
un passo allo scontro tra Francia e Inghilterra a causa di vari scontri tra
cattolici e protestanti all’interno della Francia.
L’arrivo di nuovi personaggi sulla scena crea uno scompiglio niente male:
proviamo a fare un po’ d’ordine.
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