Ciao
a tutti!
La
recensione di oggi riguarda una serie che inizialmente mi aveva preso
da morire ma è andata poi degenerando sempre più... Ma di questo ne
parlerò meglio dopo.
Arrow è una serie della DC che si ispira, ovviamente, alla storia dell'omonimo personaggio dei fumetti.
Ma bando alle ciance e apriamo le danze!
Arrow è una serie della DC che si ispira, ovviamente, alla storia dell'omonimo personaggio dei fumetti.
Ma bando alle ciance e apriamo le danze!
“Il mio nome è Oliver Queen. Per cinque anni sono rimasto bloccato su un'isola con un solo obiettivo: sopravvivere. Ora esaudirò il desiderio di mio padre in punto di morte: userò la lista di nomi che mi ha lasciato e colpirò tutti quelli che stanno avvelenando la mia città. Per fare questo, devo diventare qualcun altro. Devo diventare qualcos'altro.”
Questa
è il prologo che sentiamo all'inizio di ogni episodio – con alcuni
cambiamenti nel corso delle stagioni – e su per giù riassume tutta
la trama.
Arrow,
infatti, narra la storia di Oliver Queen (Stephen Amell),
playboy miliardario che per cinque anni viene creduto morto in un
naufragio. La verità è che è rimasto bloccato su un'isola
“deserta” dove viene messo alla prova dalla vita e cambia
radicalmente.
Tornato
in città, Oliver vestirà i panni di un giustiziere incappucciato
che va in giro a far giustizia “a modo suo” per far sì che
Starling City possa diventare una città migliore.
Nella
sua lotta contro il crimine, lo affiancheranno vari personaggi come
la guardia del corpo Diggle (Colin Donnell),
l'intelligentissima informatica Felicity (Emily Bett Rickards)
e altri che non posso svelarvi.
Nel
corso di ogni puntata, inoltre, le avventure del giustiziere
mascherato si mischiano a flashback che ci raccontano cosa ha vissuto
veramente Oliver su Lian Yu, l'isola deserta che poi forse
tanto deserta non era.
La
trama l'ho trovata avvincente fin dal primo momento e i flashback
erano a dir poco azzeccati.
Il
problema di questa serie, però, è che, ad un certo punto, sembra
quasi che sceneggiatori, registi e chi di competenza abbiano perso di
vista la trama. Diventa tutto sempre più buttato là e l'incapacità
recitativa di Stephen Amell – potrebbe quasi fare concorrenza a
Clary di Shadowhunters – e la banalità dei dialoghi hanno
reso questo afflosciarsi della trama ancor più pesante.
A
livello attoriale, trovo “incapace” solo Stephen, gli altri sono
abbastanza bravi – chi più chi meno – e, a parer mio, se la
serie è arrivata alla quinta stagione è grazie a loro – e agli
addominali di Stephen.
Punto
forte sono stati i “cattivi”. Da Deathstroke a Ra's al Gul
all'Arciere Nero ad Amanda Waller e la Suicide Squad (il mio amato
Deadshot (Michael Rowe)... Ragazzi, Arrow va visto per lui!) a Damien Darhk.
Ho
resistito fino alla quinta stagione solo grazie a loro e a Felicity e Diggle.
Ma
poi non ce l'ho fatta. Non sono riuscita neanche a finire la
seconda puntata della quinta stagione.
Mi
sono annoiata da morire, è andato tutto a rotoli e mi sembrava che
tutti i passi avanti fatti nelle passate stagioni fossero stati
semplicemente cancellati. Non so, magari se avessi continuato avrei
un'opinione diversa.
Riguardo
la sceneggiatura preferisco non esprimermi perché non voglio
diventare scurrile.
Diciamo
solo che la banalità è di casa.
La
regia... Be', a esser sincera non so cosa dire, quindi soprassediamo.
Gli
effetti speciali... Stendiamo un velo pietoso.
Diciamo
che nel complesso non consiglio la serie né la sconsiglio del tutto.
Arrow
è in un certo senso alla base di The Flash
e DC's Legends of Tomorrow,
entrambe serie decisamente superiori ad Arrow,
e perciò quello che mi sento di consigliare è: se vi piacciono i
supereroi, provate a vedere Arrow
e semplicemente andate avanti finché non vi stufa. Potreste
ritrovarvi a vedere solo tre episodi o solo le prime due stagioni o
magari arriverete alla centomillesima stagione, chi lo sa.
Pirandello
P.S. ovviamente tenete a mente che TUTTE le serie della DC hanno una certa dose di trash. A me piacciono molto, ma se non amate il trash e effetti speciali "fumettosi" evitate queste serie.
Nessun commento:
Posta un commento