domenica 30 agosto 2015

Virtnet Runner, Il giocatore - James Dashner ~ ☕☕☕☕☕

Buoooooooooooongiorno!!

La mia prima recensione è stata sulla celebre trilogia di quest'autore e non potete capire la mia gioia nell'accingermi a fare un'altra recensione su un libro di James Dashner!

Ma partiamo subito!
L'idea di base, devo dire, mi aveva inizialmente delusa in quanto è trita e ritrita da decenni.
È il solito futuro iper-virtuale in cui si può entrare nel videogioco.
Mi è venuto subito in mente Tron Legacy quando ho letto la trama.
Oh, ma mi sbagliavo. Come mi sbagliavo!

Michael è un ragazzo come tanti.
Va a scuola sbuffando ogni mattina e passa il resto del tempo nel VirtNet dove ha i suoi veri amici, Bryson e Sarah.
Tutto trascorre tranquillamente finché Michael non si incappa nell'ennesima nuova missione: ferma il suicida.
Quello che non sa è che quella non è una missione come le altre.
E, cosa rara per lui, fallisce.
Tanya si butta dal ponte dopo essersi privata del Nucleo, facendo sì che la sua morte non fosse più solamente virtuale.
Scioccato da quanto è avvenuto Michael ha bisogno di riprendere il ritmo monotono della sua vita. 
Ma non ne ha la possibilità. 
La SVN - la Sicurezza/Polizia del VirtNet - lo rapisce e incarica lui e i suoi amici di una missione date le loro notevoli capacità di hacker: trovare il temibile "cyberterrorista" - se così vogliamo chiamarlo - Kaine.
Iniziano quindi le avventure dei tre ragazzi che porteranno ad un viaggio per quest'assurdo mondo, a scoperte inaudite e a rivelazioni che era meglio non avere fino a giungere all'apice nella fine.
Qui apro una piccola parentesi. Io ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i finali perché raramente mi soddisfano, ma questa fine... Questa fine è geniale!! Nel momento in cui tu pensi di aver capito tutto e sei quasi deluso che Dashner sia arrivato ad una soluzione così banale, l'autore ribalta totalmente la situazione con un bellissimo e più che azzeccato colpo di scena.

Un punto di forza del libro sono sicuramente i personaggi.
Pochi e ben ideati.
Sono quattro. Due i protagonisti.




O meglio, ovviamente ci sono altri personaggi - all'inizio e alla fine - ma hanno una parte talmente marginale che è come se non ci fossero.

Kaine, il cattivo di turno, compare fisicamente solo alla fine. Ma non è lui in sé ad essere importante, è tutto ciò che rappresenta e costituisce.
Causa di moltissime morti, nessuno riesce a capire chi o cosa sia, dove si trovi e perché faccia tutto ciò.
Creatore di temibili creature, i KillSim - diciamo una sottospecie di dissennatori virtuali -, dopo aver quasi ucciso Michael con uno di questi mostri, decide di "aiutarlo" nella ricerca. Lo aiuta a trovarlo.
Perché?
Perché proprio Michael?
Qual è il suo vero scopo?

Bryson e Sarah sono i migliori amici di Michael.
Non si sono mai incontrati nella realtà, ma hanno un legame vero e indissolubile. Sono pronti a tutto per difendersi a vicenda, anche a correre seri pericoli, e lo dimostrano più volte. 
Bryson è un ragazzo sveglio e con una spiccatissima intelligenza che lo porterà a capire per primo chi è Kaine - il che avrà gravi conseguenze su di lui, sfortunatamente -.
Sarah è entrata nella mia rosa personale - molto ristretta - dei personaggi femminili dei fantasy che ho amato. Intelligente, acuta, sarcastica, sempre con la risposta pronta, non si ferma davanti a nulla e se vuole una cosa la ottiene, persegue il suo obiettivo fino al suo ottenimento. È un personaggio che ho amato fin dalla prima apparizione - discorso che, in fondo, vale anche per Bryson -.

Michael è il protagonista e, come ho già detto, è un ragazzo come tanti del suo tempo. Genitori assenti, tata dolcissima, famiglia abbiente... Dote che condivide con i suoi amici, è la sua capacità di manipolare quasi qualunque tipo di codice.
Le sue doti di hacker gli salveranno la vita più di una volta, ma lo porteranno anche vicino ad una terribile verità.
Lui pensa di essere un normalissimo ragazzo con una normalissima vita.
Ma il mondo sta per crollargli addosso.

Che dire?
Sono davvero felice che Pennac mi abbia regalato questo libro e non vedo l'ora di leggere il prossimo volume.
Consiglio davvero a tutti di leggerlo non solo per lo stile accattivante, scorrevole, divertente e inquietante allo stesso tempo dell'eccezionale Dashner.
Consiglio di leggerlo anche solo per la fine.
In modo che, chiudendo il libro, mentre un sorriso complice affiorerà sulle vostre labbra, guarderete negli occhi chiunque avrete davanti e direte, semplicemente: <<È geniale. Semplicemente geniale.>>


Pirandello

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