Buonasera
a tutti!
La
recensione di oggi riguarda un film che mi ha sorpreso in moltissimi
modi: Quel treno per Yuma.
Partiamo
dal presupposto che l'unico motivo per cui avevo deciso di vederlo
erano gli attori: Russell Crowe, Christian Bale e Logan
Lerman.
Dico
l'unico motivo perché leggendo la trama e vedendo il trailer,
mi era sembrato una specie di western e io non sono molto il tipo da
western “classici”.
Ma,
vedendolo, ho scoperto che, in realtà, Quel treno per Yuma
(remake dell'omonimo del 1957) non può esser ridotto all'etichetta
di western.
È
molto di più.
È
la storia di due uomini - l'onesto Dan Evans (Christian Bale)
che si ritrova a dover scortare il supercriminale Ben Wade
(Russell Crowe) - , del loro viaggio verso il treno che dovrebbe
portare Ben a Yuma, un carcere-fortezza, del rispetto che proveranno
alla fine l'uno per l'altro, dell'intricato insieme di eventi che
scaturisce dall'incontro di due vite così diverse.
È
un film emozionante sotto ogni punto di vista, che riesce a “parlare”
di emozioni nel bel mezzo di una sparatoria (non nel senso che i
personaggi fanno chiacchierate sulle proprie emozioni, eh, non
travisatemi), che riesce a presentare le sfaccettature dell'animo
umano con un genere improbabile qual è il western e in solo 117
minuti, che mette un'ansia incredibile al crescere della suspence.
Inoltre,
i personaggi del film sono meravigliosi, interpretati da dio e
intriganti. Tutti. Nessuna eccezione.
Questo
film merita di esser visto anche solo per poter apprezzare
l'incredibile finale.
Così
malinconico eppure così sorprendente.
Un
finale intenso, che vi lascerà con un sorriso amaro sulla bocca.
Pirandello
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